Presentazione Squadre 2021: Trek – Segafredo
La Trek – Segafredo è attesa da una stagione importante. Già fortemente rinnovato lo scorso anno, l’organico non presenta novità significative in entrata (vista l’uscita di Richie Porte) e sembra essere sufficientemente attrezzato per ottenere risultati importanti sia nelle corse a tappe che in quelle da un giorno. Dopo un 2020 condizionato anche dalla sfortuna, quest’anno gli uomini guidati da Luca Guercilena andranno a caccia di quei successi di prestigio che l’anno scorso sono sfuggiti. Alcuni degli uomini più importanti, vista anche la carta d’identità, potrebbero essere all’ultima stagione con la formazione statunitense ma, alle loro, spalle ci sono corridori in forte ascesa pronti a raccoglierne l’eredità, magari già in questo 2021.
GLI UOMINI PIÙ ATTESI
Il più atteso sarà, anche quest’anno, Vincenzo Nibali. Il siciliano è determinato a riscattarsi dopo un 2020 deludente e chiuso senza successi (un inedito da quando corre tra i professionisti), nel quale ha senza dubbio pagato lo stravolgimento del calendario che ne ha condizionato la preparazione. Lo Squalo ha già fissato i suoi obiettivi per questo 2021 che lo vedrà nuovamente al via del Giro d’Italia, primo grande appuntamento verso cui sarà impostata tutta la prima parte di stagione: l’altro obiettivo saranno i Giochi Olimpici di Tokyo, dove vorrà riscattare la delusione di Rio 2016, quando una caduta lo privò di una medaglia quasi certa. Per prepararsi al meglio all’appuntamento olimpico il messinese disputerà il Tour de France, nel quale non curerà la classifica generale ma andrà a caccia di tappe cercando di arrivare nella miglior condizione possibile in Giappone. Da non sottovalutare le sue possibilità anche in alcune classiche, come la Milano-Sanremo, Il Lombardia e la Liegi-Bastogne-Liegi, nelle quali arriverà senza la pressione del risultato, ma che restano comunque concreti obiettivi in cui poter dire la sua.
Anche per Bauke Mollema l’appuntamento coi Giochi Olimpici di Tokyo rappresenta uno degli obiettivi principali della sua stagione. Prima il neerlandese seguirà Vincenzo Nibali sia al Giro d’Italia, dove sarà al suo servizio, che al Tour de France, dove, invece, avrà spazio per togliersi delle soddisfazioni personali, non escludendo completamente la classifica. Per il vincitore de Il Lombardia 2019 sarà tuttavia la primavera il momento in cui vorrà sicuramente essere al massimo della forma, quando punterà con decisione a vincere almeno una delle Classiche delle Ardenne, per continuare a dimostrare che nelle corse di un giorno ha trovato una nuova dimensione.
Il 2021 sarà inoltre un anno molto importante per Giulio Ciccone. Reduce da un 2020 decisamente sfortunato, il corridore abruzzese avrà l’opportunità di poter vestire i gradi di capitano in un GT per la prima volta in carriera alla Vuelta a España. Sulle strade della corsa iberica avrà l’occasione di giocarsi le sue carte con l’appoggio di tutta la squadra: sarà certamente un banco di prova importante per un corridore destinato a raccogliere nel futuro prossimo l’eredità degli attuali capitani nelle corse di tre settimane. Prima, però, sarà al Giro d’Italia in appoggio a Vincenzo Nibali, dove sarà determinato a riscattare il ritiro dell’ultima edizione, da lui stesso definito come il momento peggiore del 2020. Infine, spera di venire selezionato per i Giochi Olimpici di Tokyo che hanno un percorso che ben si adatta alle sue caratteristiche. Per lui può essere l’anno della consacrazione.
I capitani per i Grandi Giri potranno contare sul prezioso supporto di Gianluca Brambilla. Il ciclista lombardo si metterà al servizio dei propri compagni sia al Giro d’Italia che alla Vuelta a España, ma non è escluso che possa approfittare di qualche occasione favorevole per provare ad andare di un successo di tappa. È possibile poi che, come già successo all’ultima Tirreno-Adriatico, in alcune circostanze possa avere più libertà per inseguire gloria personale. L’aiuto per i capitani arriverà anche da Jacopo Mosca e Nicola Conci. Entrambi protagonisti di un buon 2020, cercheranno nella nuova stagione di dare continuità alle loro prestazioni positive svolgendo un lavoro importante per i leader e cercando di sfruttare le occasioni che potrebbero capitare loro per giocarsi le proprie carte. Attenzione soprattutto al primo, corridore che sta dimostrando una completezza importante.
Per quanto riguarda le classiche, la formazione statunitense appare ben attrezzata per poter essere competitiva su tutti i terreni e nelle diverse situazioni che potranno verificarsi durante le corse. Se il già citato Mollema sarà protagonista nelle Ardenne, per quanto riguarda il pavé la squadra potrà contare su due specialisti di valore assoluto. Innanzitutto Mads Pedersen, che ha dimostrato durante la scorsa stagione come la maglia iridata conquistata nel 2019 non sia stata un colpo di fortuna. Il danese è stato uno dei grandi protagonisti delle classiche di fine stagione, riuscendo a vincere la Gand – Wevelgem, ma ha mostrato anche ottime doti di sprinter in alcune volate al Tour de France. Quest’anno il suo obiettivo numero uno saranno nuovamente le Classiche del pavé, ma attenzione anche ai Mondiali nelle Fiandre nei quali avrà la possibilità di bissare l’impresa di Yorkshire 2019 su un percorso che sembra esaltare le sue caratteristiche.
Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix saranno gli appuntamenti principali anche della stagione di Jasper Stuyven. Il belga, vincitore della Omloop Het Nieuwsblad lo scorso anno, rappresenta ben più di un’alternativa al compagno di squadra danese, consentendo così alla squadra di poter disporre di due pedine da muovere sfruttando le variabili tattiche per andare a caccia del successo nei grandi appuntamenti del Nord. Anche il 28enne di Leuven, poi, dovrebbe far parte della spedizione al Tour de France, nel quale proverà a far valere il suo spunto veloce in qualche volata ristretta. Accanto a loro spazio anche per Edward Theuns che vorrà riscattare un 2020 al di sotto delle sue possibilità, durante il quale spesso si è trovato a lavorare per i compagni. Il belga può far valere la sua resistenza e le sua velocità negli arrivi ristretti nelle corse sul pavé, ma anche andando a caccia di successi parziali nelle corse a tappe.
Per le classiche mosse il team potrà contare anche su Toms Skujins, corridore generoso sempre pronto a mettersi a disposizione dei compagni, ma anche capace di azioni da lontano per andare alla ricerca di successi in prima persona. Mentre il ruolo di gregari spetterà a Ryan Mullen, buon passista e in grado di togliersi qualche soddisfazione a cronometro, e al lussemburghese Alex Kirsch. Nelle corse a tappe sarà prezioso anche il lavoro dei due transalpini Julien Bernard e Kenny Elissonde, entrambi validi scalatori, utili a supportare i leader della squadra.
Per le volate la formazione statunitense farà affidamento anche su Matteo Moschetti. Il 24enne italiano ha già dimostrato di poter competere con i migliori velocisti del panorama mondiale, come nelle due prove del Challenge Mallorca del 2020 quando si è messo alle spalle Pascal Ackermann. Se non avrà intoppi, in questo 2021 potrebbe mostrare ancora con maggiore continuità le proprie qualità per diventare il velocista di riferimento della squadra.
LE GIOVANI PROMESSE
La Trek-Segafredo ha ben bilanciato il proprio roster, proponendo diversi giovani al fianco di uomini di esperienza, che con i loro consigli possono essere fondamentali nella crescita di chi ancora deve esprimersi al meglio. Tra i talenti in rampa di lancio, le aspettative più alte già per questa stagione sono certamente riposte in Quinn Simmons, classe 2001 che ha ottenuto risultati importanti prima di passare professionista e ha ben figurato anche nella stagione del debutto. Campione del mondo juniores nel 2019, lo statunitense va forte in salita, sui percorsi mossi (è stato sesto l’anno scorso alla Bretagne Classic) e a cronometro, caratteristiche che lo rendono un ottimo prospetto innanzitutto per le classiche mosse, con un possibile sguardo ad alcune brevi corse a tappe.
Tra i corridori già performanti occhi puntati su Juan Pedro Lopez, classe 1997 spagnolo di cui si parla già da qualche anno come un buon prospetto. Dopo un anno di ambientamento e la prima esperienza in un Grand Tour, il 23enne scalatore dovrà dimostrare di meritare le alte aspettative che la squadra ripone su di lui. Altro prospetto interessante è Michel Ries che si candida per provare a fare classifica in qualche breve corsa a tappe minore. Il lussemburghese, settimo al Tour de l’Avenir 2019, sa andar bene in salita e difendersi a cronometro. Inizia a essere lecito aspettarsi qualche risultato da Charlie Quarteman, britannico classe 1998 con doti di passista e cronoman, finora mai in mostra nell’anno da professionista. In tanti comunque sono pronti a scommettere sul suo talento.
Nell’elenco dei diamanti ancora grezzi spicca l’italiano Antonio Tiberi, classe 2001 che passa professionista dopo aver già ottenuto buoni risultati in campo internazionale, tra cui la medaglia d’oro nella cronometro dei mondiali juniores del 2019 e qualche classica riservata agli under. In futuro può crescere per le corse a tappe sfruttando le sue doti in salita, ma per questa prima stagione l’azzurro, così come l’altro neoprofessionista Mattias Jensen, farà soprattutto esperienza sfruttando gli insegnamenti dei big. Citazione infine per l’altro giovane danese Jakob Egholm, che aveva accarezzato il professionismo nel 2019 con la Hagens Bergman Axeon e ha un’altra importante opportunità per la propria carriera.
LA SQUADRA
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